E naturalmente non poteva mancare l'half-pipe, una struttura tanto sognata quanto praticamente
introvabile sul territorio italiano.Una struttura così particolare da riuscire a regalare nuove emozioni anche ai rider più smaliziati, da permettere manovre che prima ci eravamo
soltanto sognati e una vera e propria serie di salti in sequenza che esaltano non solo il nostro stile, ma anche il controllo del nostro mezzo.
Infatti nel pipe è importante ricordare che l'elemento essenziale è la fluidità e che ogni atterraggio deve essere fatto tenendo
conto delle manovre che vogliamo eseguire in seguito. Considerato questo e ricordando le basi dei salti, dovremo mantenere un controllo più che buono sulla tavola per tutto il
tempo che passerremo dentro al "mezzo tubo". Bisogna anche tenere presente che questa struttura è fatta di neve molto compatta (è un eufemismo per non dire di durissimo ghiaccio)
e che quindi pagheremo caro ogni errore, anche minimo: pertanto è consigliabile non affrontare questa disciplina così impegnativa quando si è alle prime armi, ma aspettare di aver
raggiunto un buon livello di esperienza. Anche essendo esperti le prime volte è comunque facile sbagliare e per non portare conseguenze troppo pesanti, è meglio
dotarsi di un minimo di protezioni: casco e paraschiena in primis, ma possono anche essere utili ginocchiere e parapolsi.
Un'ultima cosa: è sempre bene osservare sul posto i locals o chi ci sa girare (li riconoscete perché escono dal lip mezzo metro più di tutti) per capire soprattutto dove i muri
sono meno rovinati e naturalmente come ci si muove nel pipe. In questa fase ricordiamoci di essere umili e di assimilare il più in fretta possibile tutto quello che vediamo e
impariamo! Avremo tempo in seguito per pensare al nostro orgoglio...
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1° Metodo di entrata
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2° Metodo di entrata
ENTRATA IN PIPE
Ci sono fondamentalmente due modi per entrare in pipe e naturalmente è bene che li impariate entrambi, prima di accingervi a cose più complicate. Il primo
metodo è più semplice, ma dipende molto da dov'è costruito il pipe: infatti, se la partenza è a ridosso di una montagna o presenta una scarsa pendenza sarà
quasi impossibile utilizzarlo e quindi dovremo obbligatoriamente usare il secondo metodo, che è un po' più complicato, ma sarà molto naturale per chi va già in
skate ed è abituato a girare negli skatepark.
I° Metodo - ENTRATA DA SOPRA Come già accennato sopra, il pipe che affronterete con quest'entrata deve
avere una zona a monte libera da ostacoli e con una pendenza sufficiente da poter prendere un po' di velocità prima di salire il muro del pipe. Occorre
affrontare il tutto con decisione e grinta per non rischiare di salire solo parte del muro e non avere abbastanza velocità per effettuare il cambiamento di
direzione.
Dopo esserci allacciati la tavola, circa una decina di metri a monte del pipe, più o meno in corrispondenza di uno dei due muri, partiamo subito con una decisa
diagonale condotta verso il muro opposto, in modo da acquistare velocità: in questa maniera dovremmo riuscire a impostarci già in lamina per "tenere" sul muro
del pipe e quindi riuscire a salire verso l'alto.
Se notate che non riuscite a salire con questo metodo, vuol dire che state laminando poco o che state tagliando il muro del pipe con un angolo sbagliato,
quindi fermatevi a guardare le tracce di altri rider o chi ci sta girando in quel momento e cercate di imitare la loro traiettoria; se ancora non riuscite a
salire, forse avete acquistato poca velocità e potreste rimediare partendo da più in alto.
II° Metodo - DROP E' la classica manovra con cui si entra in rampa e deriva proprio dalla tradizione skate:
ci allacciamo la tavola sul coping, più o meno all'inizio del pipe, quindi ci alziamo in piedi e raccogliamo tutto il
nostro coraggio, ne avremo bisogno!
Con un breve tratto di rettilineo eseguito sul coping, acquistiamo un po' di velocità, tenendo la tavola più o meno
parallela al lip, quindi ruotiamo le spalle e distendiamo leggermente le gambe in modo da girare la tavola proprio verso il
flat del pipe. A questo punto ci troveremo con la tavola mezza nel vuoto e mezza posata sul coping, diretti verso una fine
certa per spiaccicamento sul flat! L'unico modo di evitarla è di abbassare repentinamente il braccio davanti in modo da
scendere con la tavola aderente al muro e non uscire completamente dritti, ricordandosi però di rimanere comunque morbidi
sulle gambe per assorbire la transizione del muro che ci potrebbe sbilanciare e quindi farci cadere. Questa tecnica
richiede maggiori capacità e sensibilità sulla tavola e pertanto è consigliabile affrontarla quando si ha già un po' di
sicurezza su questo tipo di manovre (roba tipo ollie, 180, ecc.).
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II° Metodo - DROP E' la classica manovra con cui si entra in
rampa e deriva proprio dalla tradizione skate: ci allacciamo la tavola sul coping, più o meno all'inizio del pipe, quindi ci alziamo in
piedi e raccogliamo tutto il nostro coraggio, ne avremo bisogno!
Con un breve tratto di rettilineo eseguito sul coping, acquistiamo un po' di velocità, tenendo la tavola più o meno parallela al lip,
quindi ruotiamo le spalle e distendiamo leggermente le gambe in modo da girare la tavola proprio verso il flat del pipe. A questo punto ci
troveremo con la tavola mezza nel vuoto e mezza posata sul coping, diretti verso una fine certa per spiaccicamento sul flat! L'unico modo
di evitarla è di abbassare repentinamente il braccio davanti in modo da scendere con la tavola aderente al muro e non uscire completamente
dritti, ricordandosi però di rimanere comunque morbidi sulle gambe per assorbire la transizione del muro che ci potrebbe sbilanciare e
quindi farci cadere. Questa tecnica richiede maggiori capacità e sensibilità sulla tavola e pertanto è consigliabile affrontarla quando si
ha già un po' di sicurezza su questo tipo di manovre (roba tipo ollie, 180, ecc.).
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