Autore Leon, tratto da: www.freestyler.it

 

Se sei un freerider, ti sei stufato della coda agli impianti di risalita, della seggiovia che si blocca a metà strada e di tutte le persone che ingombrano la pista. Hai deciso che l'unico regolamento a cui intendi sottostare è quello (peraltro molto più severo) che ti impone la montagna. Non ti spaventa dover camminare 1 ora nella neve fresca perché sai che poi ti aspetta una discesa mozzafiato su fresca neve vergine: solo tu, la tua tavola, la montagna e gli amici che hai deciso di portare con te.

Il freerider è il più attento di tutti al suo equipaggiamento.. Sa che la sua vita può dipendere dalla qualità e dallo stato dei sui materiali. Il suo vestiario è a prova di neve e leggero, le sue racchette da neve, la pala, il rivelatore ARVA non mancano mai nel suo zaino anatomico e capiente. Per i tessuti si preferiscono giacche sfoderabili a più strati in modo da poter regolare la temperatura durante tutte le fasi dell'escursione. Le tavole da freeride sono generalmente direzionali e più lunghe e larghe del normale per favorire il galleggiamento sulla neve fresca. La sciancratura è meno aggressiva e il flex è più morbido per consentire facilità di curva in qualsiasi condizione. Gli scarponi e gli attacchi, solitamente soft, sono più rigidi e avvolgono meglio il piede per consentire di controllare la tavola anche quando è sotto a un metro di neve. Stanno emergendo scarponi e attacchi step-in che permettono un facile e veloce passaggio dalle racchette agli attacchi e viceversa.