Protezioni - Quali?

testo tratto da http://www.freestyler.it

Affronteremo ora un argomento un pò spigoloso, alcuni le usano, altri le odiano.. Sono le protezioni, secondo me basilari in certe stuazioni..

Come base, metterei nel bagaglio di ogni rider un PARASCHIENA, di quelli usati dai motociclisti: non ingombrano, magari vi faranno sudare un pò di più, ma nel momento in cui incapperete nella prima caduta di schiena vi renderete subito conto che il paraschiena vi ha evitato un grossissimo guaio (chiedete a Milo se non avesse avuto il paraschiena cosa sarebbe stato di lui dopo che è atterrato sulla schiena da un volo di 14 metri!).

SHIELD AIR
Protezioni composite dorsali a otto, sette, cinque, quattro, tre e due placche con fascia lombare di fissaggio.
Consigliate per un utilizzo multisport.
WAISTCOAT PRO II
Gillet in Lycra® traforata con trattamento Teflon® HT e paraschiena ergonomico Back Protector 7 placche e protezioni morbide sulle scapole.

Al secondo posto in valigia metterei un CASCO, omologato FIS (sono richiesti per le gare di boardercross ed alcuni organizzatori lo richiedono anche in pipe, inoltre sono obbligatori per i minorenni); la testa è la parte più importante e delicata del nostro corpo, una botta anche lieve presa sul punto giusto, può fare danni irreparabili, figuriamoci atterrare di testa da un salto (la nostra Isa ne sa qualcosa...)! Se poi fate gare di boardercross, un bel casco da cross è il massimo, quasi tutti gli atleti usano quel tipo.
 


Anche le GINOCCHIERE, soprattutto agli inizi, sono un toccasana! Le cadute sulle ginocchia sono molto frequenti, quindi potremo proteggere anche questa parte efficacemente e senza perdere più di tanto in mobilità.


Che ne dite di un bel PARASTINCHI? Anche questo, soprattutto se fate gare di boardercross, non è da scartare.



Potremmo poi inserire in valigia anche dei PARAGOMITI!

Ora potremo pensare a dei PANTALONCINI imbottiti para coccige e femore: ce ne sono in giro fatte in tutte le maniere, io preferisco quelle con rinforzi in plastica sul sedere e sulle coscie, riparano parecchio in caso di cadute violente.

SHORT PROTECTOR AIR PRO
Pantaloncini in Lycra® con trattamento Teflon® HT con protezioni composite rigide traspiranti su femore e coccige.
Protezioni morbide per ileo, fianchi e glutei.

Ed ora siamo all'ultimo pezzo, che devo dire vi farà sembrare l'omino della Michelin: la maglia con integrato paraschiena, para-petto, para-gomiti, para-avambraccio, nonchè para-spalle!

SAFETY JACKET 20
Evoluzione della Safety Jacket Air, la Safety Jacket 20 è un corpetto protettivo dotato di inserti compositi sul petto e di protezioni composite omologate CE su spalle e gomiti. Protezione Space staccabile, omologata, sulla schiena.
SLALOM JACKET AIR
Giacca in Lycra® traspirante con trattamento Teflon® HT. Protezioni composite sulle maniche e tessuto a nido d'ape ammortizzante.

 

 


 

Protezioni - Quando?

testo tratto da http://www.freestyler.it

 

IMPIEGO DELLE PROTEZIONI NELLA PARTICA DELLO SNOWBOARD
Sicurezza e snowboard, se ne parla spesso e certamente costituisce una problematica innata al nostro sport che presenta svariai aspetti e perciò di trattazione tutt’altro che semplice.
La cosa certa è che il pericolo di farsi male, anche comportandosi con normale prudenza esiste, ma è anche certo che nessuno di noi può rinunciare a surfare per il timore di farsi male, in tal caso nessuno farebbe snowboard o altri sport che comportino rischi; per questo motivo qui affronteremo il problema della sicurezza individuale, ovvero come si possano passare belle giornate sulla neve divertendosi, imparando cose nuove, senza l’ansia di doversi rompere qualcosa ogni volta che ci mettiamo sulla nostra amatissima tavola.
Cercherò quindi di dare una risposta alle domande che frequentemente il rider si pone, ovvero: “E’ utile utilizzare le protezioni?? E quali devo usare ?? “
Partendo da questa domanda articolerò la risposta nell’ ottica dei vari livelli di riding, dal principiante sino al pro.

PRINCIPIANTE ASSOLUTO
Le velocità sono basse, per lo più si eseguono diagonale e curva base, in un secondo momento queste manovre si iniziano a concatenare, dando luogo alle prime discese le prime della quali spesso comporteranno frequenti cadute via via più violente e arresto con la tecnica “a sedere per terra” che tanto perplime e infastidisce i nostri amici sciatori.
Ginocchiere, non sono una questione di sicurezza vitale, ma all'inizio la botta alle ginocchia è la più frequente quindi è molto opportuno proteggerle, in primis perchè sono delicate, in secondo luogo perchè le ginocchia doloranti sono un forte ostacolo al proseguimento dell'attività.
Le ginocchiere, benchè spesso fastidiose risultano quindi molto utili nei primi giorni,
si possono utilizzare quelle street per roller e skate, non costano tanto, circa 10/12 euro e sono spesso la salvezza per il principiante, è spesso merito delle ginocchiere se questo poi non si scoraggia, prosegue l’apprendimento e diventa un bravo rider.

Pants con protezione alla zona lombare e coccigea, l'altro grande rischio traumatico
per il principiante è rappresentato dagli urti in questa zona a causa delle frequenti perdite d'equilibrio, in questi casi la parte anatomica più interessata è la natica corrispondente alla gamba anteriore, quindi quella sinistra per chi è regular, quella destra per chi è goofy.
Chi scrive, ai suoi esordi subì una botta al fondoschiena impressionante: il versamento, dopo un mese di dolori anche molto acuti, divenne visibile nel retro della coscia, appena sopra alla piega nel ginocchio, questo perchè in alcuni urti è possibile lo schiacciamento del gluteo sulle sporgenze ossee del bacino, provocando non solo semplici ematomi, ma versamenti anche seri. Tale infortunio è molto frequente e viene considerato per lo più banale, ma in quel periodo facevo fatica anche solo a camminare, era doloroso persino stare seduti o distesi a letto, rendendo difficile il riposo, naturalmente essendo colto dalla malattia che voi ben conoscete ho continuato ad andare in snowboard al weekend, resistendo non si sa come al dolore e solo dopo ho utilizzato protezioni adeguate. Non ritengo pertanto di essere un esempio da seguire, raccontandola mi auguro che chi legge questo articolo possa non ripeterla, visto che si tratta di un incidente che agli inizi può capitare molto facilmente.
I pants più noti sono quelli della Dainese, costano all'incirca 60 euro, ma sono un ottimo investimento, utile anche per gli anni a seguire.

L’ utilizzo del casco è sempre auspicabile, seppure da principiante assoluto si rischi forse qualcosa di meno e gli urti siano in genere meno violenti a causa delle velocità limitate. Occorre però pensare che sovente sulle piste possono esserci ostacoli, altre persone, specie nei periodi di scarso innevamento si riscontrano rocce affioranti, sia in pista che è ai lati, il cadere su una di queste, battere il capo, oppure perdere il controllo, finire fuori contro sassi e rocce è questione di un attimo e può avere conseguenza tragiche;ho visto protagonista di una scena del genere un mio amico che, ottimo sciatore mostrava molto coraggio nel voler apprendere lo snowboard, solo per fortuna non si è fatto veramente male.

Utile la protezione ai polsi, c'è chi utilizza quelle da roller, ma sono troppo rigide e possono presentare controindicazioni, io le ho utilizzate senza problemi, ma conosco una persona che proprio a causa della pressione esercitata dalle rigide barre in plastica con le quali sono realizzate, si è fratturata i polsi, questo in quanto probabilmente le mani possono impuntarsi nella neve durante una caduta, e quindi sottoporre i polsi a pericolose torsioni e compressioni. Per lo stesso motivo è buona precauzione non portare l’ orologio, specie con cinturini rigidi o metallici sotto i guanti: a Leon è capitato di rompersi un polso a causa dell’orologio in una caduta in cui è incorso durante una gara di boardercross.
Nettamente migliori invece le protezioni integrate ai guanti, come bio-mex di Level, sono leggere, non arrecano impedimento neppure nell’effettuare prese sulla tavola e offrono una buona protezione senza incorrere nelle controindicazioni suesposte. Ne esistono di due tipologie, una interna al guanto, più leggera, e esterna, molto più robusta, consigliabile più a chi fa carving in quanto certamente scomoda in freestyle nell’eseguire grabs.

INTERMEDIO
Le velocità di riding si fanno più sostenute, si inizia con la tecnica avanzata, si tirano curve condotte concatenate, chi frequenta i park si cimenta su salti più impegnativi.
Il rischio di cadute è minore, ma gli urti che ne derivano sono più violenti, un controlamina durante una sequenza condotta, i primi tentativi di salto, i primi tricks,
una sensazione di falsa sicurezza che in questa fase spinge molto ai limiti delle proprie capacità rende quanto mai emergente l'esigenza di un'adeguata protezione.
Diventa indispensabile il casco: della giusta misura, sempre allacciato, non è indispensabile saltare dieci o quindici metri per averne bisogno, basta immaginare una caduta inaspettata, un improvviso controlamina backside a velocità sostenuta, in tal caso il rider viene sottoposto a una violenta frustata, ci si trova con la schiena a terra senza rendersene conto, la testa picchia violentemente con la nuca contro il suolo.
Un incidente del genere può essere molto pericoloso se la neve è dura e anche con il casco può capitare di rialzarsi e vedere le "lucciole" totalmente storditi. Tutto questo sempre tendendo conto le considerazioni riguardanti rocce e ostacoli esposte nel precedente paragrafo.

In questa fase, sempre a protezione in situazioni come quella sopra descritta, diviene necessario il paraschiena: ne esistono di varie misure e costruzione, personalmente ritengo praticamente inutili quelli due/tre placche, vero è che lasciano maggior libertà di movimento, ma bisogna essere coscienti del loro grado di protezione alquanto basso, ragion per cui occorrerebbe sceglierne un modello da almeno 5/6 placche, che sia in grado di coprire tutta la schiena e quindi la zona vertebrale sino a sotto il collo.
Occorre comunque sottolineare che la protezione vertebrale non è MAI assoluta, quindi evitare l’errore di credere alle protezioni come a una panacea conducente all'invulnerabilità.

I pants, non indispensabili, in quanto le cadute in riding diventano rare e comunque non riguardano quasi mai più la zona lombare, possono tornare ad esserlo per chi fa molto snowpark ed è esposto a cadute dall'alto, e comunque a chi fa un freerding molto spinto in termini di velocità e fuori pista, dove spesso capita di saltare magari con landing non ideali. In questa fase diventa preponderante la protezione che tali pants danno al coccige e alle anche.
I pants devono essere del tipo con protezioni rigide in plastica al coccige, non solo morbide in materiale espanso come in molti modelli base.

Vengono abbandonate le ginocchiere, l'urto alle ginocchia del principiante diviene raro, del tutto occasionale.

LIVELLO AVANZATO
le velocità di riding possono essere elevate a seconda dello stile del rider: il freestyler cercherà di progredire su salti e manovre maggiormente impegnative.
Il rischio di cadute è minore in situazioni normali, ma la natura stessa dello sport, e la tendenza del rider a cercare qualcosa di nuovo rende sempre attuale il pericolo di cadute anche molto pericolose.
Benchè il rider avanzato avrà più attitudine a reagire correttamente in una caduta, le botte che si prendono sono proverbiali, quindi si confermano tutte le protezione utili a punto precedente, che divengono assolutamente INDISPENSABILI !

PRO / AGONISTA
Benchè molti atleti di alto livello nei vari video non mostrino di utilizzare protezioni è bene indossarle tutte, certamente questo è un problema risolto in partenza nel caso di gare FSI, FISI o su altri circuiti dove si prevede l’obbligo del casco per gli iscritti, ma sarebbe bene sentirsi obbligati ad usarle sempre.
Per chi desidera cimentarsi in gare di BX saranno necessari: casco tipo cross con mentoniera, jacket con protezioni integrate schiena, spalle, gomiti, placche protettive pettorali e agli avambracci. Tutti questo accessori sono si derivazione motociclistica, sono preferibili quelli realizzati in tessuti traforati ed elasticizzati, in quanto permettono agli inserti rigidi di non muoversi.
I pants devono sempre essere del tipo con protezioni in plastica, con placche alle cosce.
Sono utili in questo caso anche protezioni alle ginocchia, ma di tipo più evoluto, di derivazione motociclistica.
La problematica peculiare di una competizione come il boardercross è data da rischio di "assaggiare" le lamine degli avversari, contro i quali si corre direttamente sullo stesso tracciato, gomito a gomito, pur considerando la correttezza degli avversari è bene mettere comunque in conto situazioni non proprio idilliache.

Poi ognuno ha libertà di fare quello che vuole, la pellaccia è vostra, ma poi non dite che non vi avevo avvisato.